Coltivare i porri è un’ottima idea per molte ragioni. Si tratta di un ortaggio ricco di virtù: è depurativo, diuretico e addirittura, si dice, afrodisiaco; contiene vitamine A, B e C, minerali (ferro, calcio, silicio, potassio), fibre, poche calorie… e poi ha moltissime applicazioni culinarie.
Nonostante sia simile alla cipolla, infatti, ha un sapore molto più delicato e può essere consumato sia cotto che crudo.
Indice
Come seminare i porri
Per seminare i porri si può procedere adesso, in semenzaio, se scegliamo le varietà estive, oppure tra marzo e aprile per quelle autunnali. Andranno poi trapiantati quando saranno alte circa 20 centimetri. Per trapiantare i porri, si scavano delle buche dove collocare le piantine, senza poi riempirle: ci si limita a versare un pochino d’acqua, che sciolga la terra vicino alla pianta e la consolidi. La buca si riempirà poi da sola.
invece, le varietà invernali (i porri da raccogliere adesso, insomma) si seminano direttamente in piena terra, tra maggio e giugno.
Come coltivare i porri
Durante la coltivazione i porri si possono nutrire con concimi azotati (diversamente da quel che si fa prima della semina per preparare il terreno, che richiede letame maturo). L’irrigazione deve essere sospesa solo in inverno.
Le varietà estive possono essere rincalzate con il terreno circostante, per ottenere porri più bianchi. Per dettagli è possibile vedere questa guida sulla coltivazione dei porri sul sito Coltivazione.net.
Come raccogliere i porri
La raccolta dei porri si fa quando i fusti hanno un diametro di circa 2 o 3 centimetri, cioè di norma a 3 o 4 mesi dal trapianto o 5-7 dalla semina.
Dopo aver estirpato il porro, si tolgono le foglie esterne, più dure, e poi si taglia la cima circa 15 centimetri sopra la parte bianca.
Come conservare i porri dopo la raccolta
I porri sono una verdura deliziosa e versatile che può essere utilizzata in molte ricette diverse, come minestre, stufati, zuppe e molto altro. Tuttavia, dopo la raccolta, i porri possono essere difficili da conservare per un lungo periodo di tempo. In questa guida, ti forniremo alcune informazioni su come conservare i porri dopo la raccolta.
Pulizia e preparazione
Prima di conservare i porri, è importante pulirli e prepararli correttamente. Rimuovi le foglie esterne e le radici, quindi taglia le radici alla base del porro. Lava i porri in acqua fredda e taglia via la parte verde eccessiva. Dopo aver pulito i porri, assicurati di asciugarli completamente prima di conservarli.
Conservazione in frigorifero
I porri possono essere conservati in frigorifero per diverse settimane. Avvolgi i porri in carta assorbente o in un panno umido e riponili in un sacchetto di plastica o in un contenitore ermetico. Conserva i porri nella parte inferiore del frigorifero, dove la temperatura è più costante e fresca.
Conservazione nel congelatore
I porri possono anche essere conservati nel congelatore per un lungo periodo di tempo. Dopo aver pulito e preparato i porri, tagliali a fette o a rondelle e mettili per 2-3 minuti in acqua bollente. Raffredda rapidamente i porri in acqua fredda e asciugali completamente. Metti i porri in sacchetti per il congelatore e rimuovi l’aria prima di chiudere il sacchetto. Conserva i porri nel congelatore a -18°C.
Conservazione in luogo fresco e asciutto
Se non hai accesso al frigorifero o al congelatore, puoi conservare i porri in un luogo fresco e asciutto come una cantina o un seminterrato. Assicurati che il luogo sia asciutto e abbia una buona ventilazione per prevenire la formazione di muffe e umidità. Metti i porri in una cassa o in un contenitore di plastica con coperchio e posizionalo lontano dalla luce diretta del sole.
In conclusione, i porri possono essere conservati in diversi modi, come nel frigorifero, nel congelatore o in un luogo fresco e asciutto. È importante preparare correttamente i porri prima della conservazione e scegliere il metodo di conservazione più adatto alle tue esigenze. In questo modo, potrai goderti i porri freschi e deliziosi per un lungo periodo di tempo.